“La via del grembiule: lo Yakuza casalingo” di Kōsuke Ōno

Buongiorno a tutt*!

Oggi vi parlo di una serie manga che ho iniziato la scorsa settimana.

La via del grembiule: lo Yakuza casalingo” (極主夫道) è una serie manga seinen a cura di Kōsuke Ōno realizzata nel 2018 e pubblicata in Italia da J-POP da luglio 2020. La serie all’attivo ha due volumi.

Trama

Tatsu conosciuto nell’ambiente mafioso con l’appellativo di “Tatsu l’immortale”, famoso per aver sgominato da solo dieci basi di un gruppo rivale ed imprese simili, decide di ritirarsi a vita privata per star vicino a sua moglie Miku.

Miku è una donna in carriera molto indaffarata un po’ otaku e, da quando Tatsu si è ritirato è lei a portare i soldi a casa, dato che il marito ha deciso di impegnarsi a diventare un bravo casalingo.

La serie è strutturata sulla gag ricorrente di Tatsu che cerca di portare a termine dei compiti di vita quotidiana ma riscontra difficoltà in quanto non riesce a lasciare andare i suoi modi e le sue espressioni da malavitoso.

Lo vediamo chiedere “la polvere bianca” in maniera minacciosa alla commessa di un supermercato per cercare la farina, o prendere due membri di un suo ex clan rivale per costringerli ad aiutarlo con i saldi di fine stagione (per poi sgridarli quando non riescono a prendere niente).

Si tratta di una classica “commedia degli equivoci” se così possiamo chiamarla dove invece dei doppi sensi di stampo sessuale troviamo solo un inquietante casalingo.

Impressioni personali

Come manga mi sta piaciucchiando, anche se purtroppo, basare una serie intera su mini episodi con una gag ricorrente rischia di essere ridondante.

Alla fine lo schema è sempre lo stesso: Tatsu fa cose, fa paura alla gente, poi si scopre che è solo trimone e tutti ridono allegramente.

Un’aspetto che mi era piaciuto nel primo volume e che purtroppo è venuto a mancare nel secondo è il rapporto tra Tatsu e Miku che sono una delle coppie più simpatiche che abbia mai visto in un manga (e sapete quanto io spesso sputi sopra al romanticismo). Dalle tavole si vede che Tatsu stravede per la moglie e viceversa. Mi sarebbe piaciuto vedere come la loro relazione si evolveva tra i maldestri tentativi di Tatsu di diventare un casalingo modello. Purtroppo però nel secondo volume i momenti di coppia sono veramente ridotti all’osso. Un vero peccato.

Si tratta di un manga che probabilmente userò quando ho bisogno di una lettura meno impegnativa ma, onestamente, non è esattamente una serie di quelle da seguire pedissequamente e maniacalmente in quanto potrebbe essere quasi l’equivalente manga delle vignette poste tra i cruciverba e il sudoku de “La settimana enigmistica” .

Insomma, scoperta interessante che mi ha intrattenuto per un paio di viaggi in treno ma ben lontano dall’essere un capolavoro.

Fonti immagini

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